Hai acquistato casa e ti ritrovi con il conto corrente azzerato?
Molta gente, dopo aver acquistato casa si ritrova circondata da pareti bianchi e con poco arredamento!
La soluzione più adatta ai vostri bisogni potrebbe essere il prestito personale! Chiedi consiglio all'esperto del credito sempre presente nei nostri uffici e richiedi una consulenza GRATUITA!
COS'È UN PRESTITO PERSONALE? Quando si tratta di prestiti è bene essere informati su tutto. Innanzitutto, è bene specificare che ci sono due tipi di prestito che si possono richiedere per l’acquisto dei mobili: il prestito finalizzato e il prestito per arredamento:
Prestito finalizzato, si ha quando un rivenditore ha stretto accordi con società finanziarie e propone al cliente un finanziamento che gli permetterà di acquistare qualsiasi tipo di arredo. Come fare quindi? Innanzitutto, si apre un’istruttoria in cui si andrà a verificare il reddito percepito dall’acquirente e se va a buon fine, la somma richiesta verrà consegnata direttamente al venditore. In seguito, l’acquirente rimborserà il credito in base a quanto previsto dal piano di estinzione.
Prestito per arredamento, questo prevede la ricezione della somma richiesta sul proprio conto con cui verrà pagato il venditore. Tale somma verrà restituita all’istituto di credito secondo le rate previste dal piano di rientro.
CI SONO DEI REQUISITI?
In generale, le banche chiedono un contratto di lavoro (stipulato da minimo 5 mesi) che faccia da garanzia per restituire la somma elargita. Questo permette alla banca di individuare, in base al reddito percepito, se sarai in grado di rimborsare le rate. Come per i mutui, anche per questo tipo di prestiti si può chiedere la presenza di un garante. È necessario fare molta attenzione alla scelta del prestito soprattutto perché il mercato ti offre un’ampia varietà. Devi tenere in considerazione alcuni elementi, in particolare:
Il tasso di interesse praticato;
Qualsiasi prezzo e condizione applicati, compresi gli oneri in caso di mora;
L’importo e le modalità del finanziamento;
Il numero, le spese e la scadenza delle singole rate;
Il tasso annuo effettivo globale (TAN);
Le eventuali coperture assicurative richieste e non incluse nel calcolo del TAEG.
È fondamentale capire il costo finale e pertanto verificare gli interessi da pagare sul capitale e su tutte quelle spese accessorie legate al prestito (es. spese apertura e chiusura, spese di istruttoria, polizza assicurativa).
TAN E TAEG: COSA SONO? A tal fine, occorre considerare due tassi: il Tasso Annuo Nominale (TAN) e il Tasso Annuo Effettivo Globale di interesse (TAEG). Il TAN è quella somma in più che va riconosciuta al finanziatore per l’importo stanziato. Esso viene impiegato per quantificare la quota d’interesse che il debitore dovrà corrispondere al finanziatore e che, aggiunta alla quota capitale, andrà a indicare la rata di rimborso. Nel calcolo del TAN non fanno parte gli oneri accessori quali provvigioni, spese e imposte. Il TAEG, invece, è un ammontare che serve a dichiarare il costo globale del finanziamento ed è per questa ragione che è ideale per confrontare i prestiti. Il TAEG infatti comprende gli oneri accessori quali spese di istruttoria, spese di apertura pratica, spese di incasso delle rate e spese assicurative obbligatorie.
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Articolo tratto dal Blog di Remax Italia
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