Nel mercato immobiliare ci sono alcune condizioni che possono influenzare l'andamento in modo negativo e questo è il caso della bolla immobiliare. Infatti con questo termine s’intende quando vi è una crescita rapida degli immobili e una ricaduta che provoca conseguenze negative sul mercato a cui si riferisce.
Ci sono tre fasi ben precise della bolla immobiliare che si sono già verificate in passato e sono:
Crescita: i prezzi aumentano progressivamente e lentamente ed in modo non troppo prepotente.
Incremento: è il momento in cui la crescita dei prezzi è consistente, quasi esagerata. Si tratta del culmine, ovvero quello in cui si forma la vera e propria “bolla”.
Scoppio: in questa fase crolla il valore del mercato e precipita in modo drastico. Ciò vuol dire che chi ha investito perde molto e le conseguenze per il mercato sono negative.
COSA ACCADE QUANDO SCOPPIA UNA BOLLA IMMOBILIARE
Nel momento in cui cresce la domanda degli immobili aumenta anche il prezzo degli stessi. In questa situazione gli speculatori ne traggono vantaggio e cominciano ad investire, ovvero accade che gli immobili acquistati ad un prezzo vengono poi rivenduti ad un costo nettamente più alto. Così si verifica di conseguenza un aumento dei prezzi, la domanda cresce e l’offerta diminuisce siccome i prezzi degli immobili sono più alti.
La conseguenza negativa di ciò è che il prezzo di vendita degli immobili non corrisponde per niente al loro valore reale. A tal punto quindi scoppia la bolla immobiliare, siccome si crea molta tensione. Successivamente i prezzi precipitano e generano degli effetti devastanti sul mercato degli immobili. Con il crollo del numero delle compravendite è difficile reperire gli acquirenti e aumentano così gli immobili all’asta.
Anche la facilità o difficoltà con cui una banca concede un mutuo condiziona la domanda nel settore. Se i requisiti richiesti per l’erogazione si abbassano, si determina un ulteriore aumento della domanda di acquisto e questo andrà ad influire nuovamente sull’andamento dei prezzi degli immobili.
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QUANDO C’È STATA E COME PREVEDERE UNA BOLLA IMMOBILIARE
La crisi è iniziata all’incirca nella seconda metà del 2006, quando cominciò a sgonfiarsi la bolla immobiliare statunitense e, contemporaneamente, molti possessori di mutui subprime (ossia un mutuo concesso ad un soggetto che non poteva avere accesso ad un tasso più favorevole nel mercato del credito) divennero insolventi a causa del rialzo dei tassi di interesse.
La “ Grande recessione” che è iniziata nel 2008 ha generato degli effetti fino al 2010. La crisi finanziaria del 2008 ha amplificato il movimento e causato un calo dei prezzi in borsa e il conseguente fallimento di diversi istituti finanziari. Con l’entrata in vigore dell’Euro, fino al 2008, i prezzi sono saliti e quindi hanno danneggiato chi ha comprato a quel tempo e intende rivendere ad oggi. Ad oggi possiamo affermare che è un momento favorevole per chi compra.
Per ogni agente immobiliare è fondamentale conoscere il mercato in cui opera, saper analizzare i dati e valutare l’andamento dei prezzi. Riconoscere una possibile bolla immobiliare è complesso ma non impossibile, siccome per farlo è necessario analizzare tutti i dati e anche l’aspetto finanziario. In tal modo è più facile capire se si può verificare una possibile bolla immobiliare. Per questo in Estate Partners l'agente viene formato per affrontare qualsiasi tipo di evenienza e superare al meglio le crisi.
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Articolo tratto dal Blog di "Immobili Ovunque"
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